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1-

 Agron Shele e nato nel’anno 1972 in Permet.Atualmente e ,Presidente della Sezione Permet,membro della Lega Mondiale dei poeti contemporanei “ W.P.S “,partecipante in Congreso di Lega dei scrittori del Mondo-Athine 2007, partecipante del Meeting di Poesia,  Maggio 2008 ( Gjakove-Kosove ).La sua arte  rappresenta un giovane di talento come scrittore, con lo stile pieno di maturazione e mentalita contemporaneo dove l’arte si plastifica con la vita. A.Shele e“fra i creatori della Lega “ Pegasi “.

 

  Ha pubblicato:

 

1.        I passi di Clara ( romanzo )

2.  Oltre la cortina griggio ( romanzo ). 

  3.  Immagine inganevole ( romanzo ). 

  4.  Passaggio innocente ( Poesi) Tradotto nella lingua greca ( rivista  

     Keleno ), l’italiano  ( rivista “ Artista a Confronto ) ed inglese.

5. Antologia poetica  ,coautore.

 

Si presenta con la poesia publicata in antologia mondiale 2008.

 

              MY MUSE

 

My muse!

What beauty do you hide within twilights?

What dreams you gave birth to beyond the forest glades?

What songs did you sing  in the deep gorges?

What rays do you seek in the gloomy evenings?

 

My muse!

 I stand at the silent crag.

Beat the silence through the eternity absorbed.

I see everywhere the old sunset

Everywhere appears dawn revived.

 

My muse!

The years and the grey hair like the  mountain crests,

brightening under the hidden fogs.

The spirit carved by  the thin pen,

Trembling, breaking, far away in the remote places

 

My muse!

I wonder, did you come as a curse

  Or as a play played dizzily

I see the eyes of the girl hidden

 And the tears transformed into an emerald.

 

 

 

My muse!

Like a holy soul impels induces neglect forgetfulness

Why poets we became in the morning

Under the vagrant step the day passes by

In our apparitions life

 

                     I miei sogni...

 

 

Frammenti di parole tremano l’anima...

I miei sogni sono rimasti li,

come migliaia di ghiacci in mare immenso.

La mente penetra in la volando

In altri cieli, in viaggio di tormento e penso...

 

I miei sogni sono rimasti li

Nelle sere primaverile e stelate.

Frammenti di sentimenti tremano l’anima

Tessando la magica tela del arte.

 

I miei sogni sono rimasti li,

Come di aurora l’albeggiamento;

Con la nostalgia di autunnio in anima

e…le gocce di pioggia – che stento !

 

I miei sogni sono rimasti li

sui arcobaleni e colori..Poi pensi

il giorno felice di speranza e gaudio

ripiegando sentieri con “ribelione” in versi.

 

 

I miei sogni sono rimasti li

La formatura di un cuore sacro,

un’ sguardo verso il cielo polveroso,

- profilazione animato- l’imagine di simulacro.

sinanvaka.jpg

 

 L’autore  SINAN VAKA e“ nato  a Permet, nel’ anno 1956.  E“  Respon-sabile per la Cattedra  di Traduzione nella lingua italiana – Lega dei Auto-ri Internazionali “ Pegasi “, e membro della Lega Mondiale dei Poeti Con-temporanei W. P. S. Dal ’anno 1993  fino  a 2008  ha  vissuto nella provin-cia  di  Cremona ,Italy. E“ laureato con  il  primo  premio per  la poesia in concorso  tenuto  a Lodi vechio .”Antologia della poesia italiana” e“stima-

to come il libro migliore fra i libri tradoti nella lingua albanese.Spizza per la saggeza,per la conoscenza e mente sottile nel giudicare l’arte. Il suo sti-le di tradurre attira  l’attenzione del lettore  ;rimanendo degno  un pegasi-ano.

 

           Ha pubblicato:

 

1.     Le Nostalgie del Sud’est.(racolta di poesie)

2.     Via abbandonata (racolta di poesie )

3.     Antologia della poesia italiana ( traduzione )

 

     Si presenta con le poesie

 

The sigh

 

In the calmness of the night,

At the time when we think that rest returns the peace

And the trees spread the swish

It happens often that tears wet the cheeks

And the soul  sighs.

 

 

 

 

                                     L’abbandono

 

 

I pensieri come dei cigni; un stormo

in fuga, oltre i cieli di reminiscenza,

                     baraca del cuore mancata di colmo,

di ricordi e di tracce senza.de

 

 

Ormai, di vivere chi osa

nemeno l'anima di ieri,

"le sue labbra chi li governa?"

sono privo di pensieri.

 

     

                A  mia  madre

 

 

Che nostalgia per le carezze di serra

per quelle mani appassite e pieno di capilari,

per una parola " figliooo" che mi porta l'era

del eta memorabile di teneri ninnari.

 

Quel' vento che soffia nei giorni di primavera

vento di lontano, dalla dimora del tempo

mi risveglia l'immagine della grandeza che c'era

nel' anima sua, nel suo lembo.

 

Rimpianto di un figlio che non capi le rughe,

rimpianto di apatia che crea l'incurante sonno

per il pentimento della fantasma di perdita

e l'ansia del perdono.

 

Ho nostalgia stella mia,

ricordando la rimanenza;un lapide bianco

colorito di fiori e verdi arboscelli,

la tua pace ( di un corpo stanco )

circondato dal dolore e dai cancelli.

                                                                           

O vita sublime con sembianze di una povera,

affamata per far crescere con lacrime acre

i boccioli suoi nel lembo come terra

che cura con il cuore di una madre !

 

 

Petali tinti e gocciolati di ruggiada

l'eterno si distingue il suo viso

senza dimessioni e in un foto quadrata

che accende come l'alba il sorriso...

 

 

il sorriso...che mi manda quei schizzi astrali

in attimi di misero e di spirito in doglia,

un soffio di blandizia che apre le ali,

mi battita il cuore come trilla la foglia.

 

 

Oh, carreza che mi addormenti col timore

della fonte materna di crescita e sorte,

cosa mi sussuri, cosa dici in dolore

" che mi vuoi bene, anche dopo la morte ?".

 

 

 

           La  Luce

 

 

Una luce che mi attira

quando la mente stanca

cerca di riposare il pensiero,

cambio il parere ;

mai sara di gioia

la luce che lumina il cimitero.

 

 

 

 

 

 

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